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lunedì 14 novembre 2011

Il sistema sanitario si sta sfaldando

domenica, 13 novembre 2011
E’ stato presentato il 14° rapporto Pit Salute del Tribunale per i Diritti del Malato-Cittadinanzattiva. In un comunicato emesso dall’associazione sono state rese note le caratteristiche principali del rapporto (per leggere integralmente la nota stampa http://www.cittadinanzattiva.it/newsletter/2011_11_10-214/files/cs_pit_salute_10_11_11.pdf):

“È l’anno dei ‘Diritti al taglio’, come richiama il titolo del 14° Rapporto PiT Salute del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. Le politiche economiche, sociali e sanitarie messe in atto in questo periodo stanno di fatto smantellando il nostro sistema di welfare, con particolare riguardo ai servizi di carattere sanitario e sociale.

L’annuale fotografia del sistema sanitario dal punto di vista del cittadino, presentata a Roma, riflette chiaramente questa crisi: le persone toccano con mano il progressivo impoverimento del sistema sanitario, notando che laddove c’era un presidio oggi non c’è più o viene ridotto; laddove vi era la possibilità di usufruire di prestazioni in modo gratuito, oggi c’è da metter mano al proprio portafogli.

Due dati sopra tutti: da una parte il perdurare di problemi storici come i presunti errori sanitari (è la prima voce con il 18,5% delle lamentale dei cittadini, +0,5% sul 2009) e i lunghi tempi di attesa (16%, nel 2010, 15% nel 2009); dall’altra la preoccupante ascesa di segnalazioni relative alle difficoltà di accesso ai servizi che passano dal 5,5% nel 2009 a quasi il 10% nel 2010.

Il Rapporto PiT Salute 2011 prende in esame il contenuto di 23.524 segnalazioni relative al periodo di tempo che va dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010. Le segnalazioni provengono dal PiT Salute sede centrale (2.205) e dai PiT Salute locali e dalle sezioni territoriali del Tribunale per i diritti del malato (21.319).

Il Rapporto contiene informazioni su dieci aree di riferimento: malpractice e sicurezza delle strutture; liste d’attesa; informazione e documentazione; assistenza territoriale; invalidità ed handicap; accesso ai servizi; assistenza ospedaliera; umanizzazione delle cure; assistenza farmaceutica; patologie rare.

‘I cittadini segnalano con forza che il nostro sistema sanitario va sfaldandosi’, ha dichiarato Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.

‘Lo rendono esplicito attraverso le segnalazioni che riguardano la chiusura di reparti o strutture, la riduzione di posti letto, non accompagnata da un reale potenziamento dei servizi socio-sanitari territoriali, le lunghe liste di attesa, la carenza di informazioni sui propri diritti, anche di natura economica, come indennità, assegni mensili.

I livelli essenziali di assistenza, di fatto, non sono più essenziali ma ‘possibili’: non sono più ciò che deve essere garantito, ma ciò che può essere garantito con le risorse disponibili’”.

La dichiarazione della coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato relativamente allo “sfaldamento” del sistema sanitario italiano è molto grave, ma rispecchia quanto effettivamente sta avvenendo, purtroppo. E’ il frutto di una politica di tagli indiscriminati che ha interessato, da diversi anni ormai, anche la spesa sanitaria.

Certo nel nostro sistema sanitario si annidano ampie “sacche” di inefficienze e di sprechi, che vanno senza dubbio colpite. Ma non si può continuare a tagliare, appunto, in modo indiscriminato.

Devono essere assolutamente garantiti i livelli di assistenza sanitaria di cui la popolazione ha bisogno. La quantità e la qualità dei servizi sanitari erogati non devono diminuire ma anzi, quando necessario, devono essere accresciuti. Non si può perseguire come unico obiettivo il risparmio economico.

Tale esigenza non è stata affatto soddisfatta dal governo presieduto da Berlusconi, ed è comunque un’esigenza che ogni governo dovrà soddisfare in futuro, pur considerando che non si potrà prescindere, giustamente, dall’obiettivo di ridurre il deficit e il debito pubblico.